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Compostaggio, Galatone dice no al nuovo impianto: “Carico ambientale non equo”

In Provincia è stata autorizzata la realizzazione di un impianto di produzione di compost, che sorgerà su un’area ricadente nel comune di Galatina in Località “Le Bruc...

In Provincia è stata autorizzata la realizzazione di un impianto di produzione di compost, che sorgerà su un’area ricadente nel comune di Galatina in Località “Le Bruciate”. C’è amarezza a Galatone, dopo l’approvazione dell’insediamento di un nuovo impianto di compostaggio nonostante il nostro voto contrario dell’amministrazione. A nulla sono valsi i rilievi fatti pervenire dal sindaco di Galatone Livio Nisi alla Provincia di Lecce, l’ente locale che ha competenza in materia di autorizzazione di questi impianti. Ieri mattina, a Palazzo dei Celestini, si è tenuta la Conferenza dei servizi che ha chiuso il procedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per autorizzare un impianto di produzione di compost, che sorgerà su un’area ricadente nel comune di Galatina in Località “Le Bruciate”, a confine con Galatone, proposto dalla società Salento Riciclo che già gestisce la discarica di inerti contenenti amianto, in località Vignali-Castellino in agro di Galatone. “Gli impianti sono necessari -spiega Nisi- ma il carico ambientale deve essere suddiviso tra vari territori. Galatone, da questo punto di vista, ha già dato con la presenza della discarica di Vignali-Castellino e i siti di stoccaggio dei rifiuti. La mia amministrazione era l’unica presente in Conferenza dei servizi, sia pur con la consapevolezza che il nostro parere non sarebbe stato vincolante. L’impianto, infatti, è stato comunque autorizzato anche con il parere favorevole di Arpa e Asl. La nostra preoccupazione, senza voler fare allarmismo, riguarda la salute pubblica vista l’alta incidenza di tumori nel nostro Salento che vede anche Galatone far parte della zona più esposta al rischio”. L’amministrazione comunale ha messo nero su bianco il parere negativo motivandolo sul fatto che nonostante le competenti commissioni consiliari “avessero rilevato serie preoccupazioni in merito alla concentrazione sul territorio comunale o nelle immediate vicinanze di impianti operanti nel settore della gestione dei rifiuti”, nell’iter autorizzativo dell’impianto non si riscontra alcuna valutazione sull’impatto che produce la concentrazione di impianti sul territorio e nelle immediate vicinanze e quali siano o possano essere le ricadute per la salute.

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