Fotonotizia Nardò Commozione in consiglio comunale: cittadinanza onoraria per Don Emanuele Pasanisi Il conferimento all’ex parroco di San Gerardo Maiella: “Da Nardò me ne sono andato, ma sono sempre qui”. Conferita la cittadinanza onoraria a Don Emanuele Pasanisi. La ceri... 19/12/2016 a cura della redazione circa 2 minuti Il conferimento all’ex parroco di San Gerardo Maiella: “Da Nardò me ne sono andato, ma sono sempre qui”. Conferita la cittadinanza onoraria a Don Emanuele Pasanisi. La cerimonia si è svolta in consiglio comunale, per acclamazione: il sacerdote è stato dal 1970 al 1997 parroco della chiesa di San Gerardo Maiella. Il riconoscimento è stato assegnato “per aver portato a compimento una missione, oltre quella strettamente religiosa, di totale rinnovamento civile, educativo e sociale, per la popolazione dell’area cittadina di San Gerardo in cui ha operato per decenni”. In un’aula consiliare gremitissima, visibilmente commosso, ha preso la parola lo stesso Don Emanuele, che ha voluto ringraziare il Consiglio comunale e tutta la città di Nardò. “A Nardò ho fatto un cammino di condivisione e di fede, che è andato dai genitori ai figli - ha spiegato - e questa gente è rimasta nel mio cuore. Credo che San Gerardo sia stato il punto di riferimento e di aggregazione dei giovani di tutta la città. Questa giornata mi riempie di orgoglio e di riconoscenza, accetto con umile devozione la cittadinanza onoraria, grazie alla quale entro in una schiera di illustri predecessori, tra i quali il mio maestro, il vescovo Antonio Rosario Mennonna. Da Nardò me ne sono andato ma sono sempre qui”. “Don Emanuele si è speso tantissimo per questa comunità - ha detto monsignor Fernando Filograna - e questo riconoscimento è un incoraggiamento per tutti gli uomini di Chiesa, che, con la vicenda spirituale e religiosa di Don Emanuele, dimostra di tenere alta la guardia”. “Non ho dubbi - ha spiegato il sindaco Pippi Mellone - che la volontà di conferire a Don Emanuele la cittadinanza onoraria sia la volontà di tutti, sia il sentimento comune dei neretini. Questo sacerdote buonissimo non solo ha visto crescere la comunità parrocchiale, il quartiere e la città, ma è stato accanto a questa crescita, vi ha contribuito. Perché l’apporto spirituale, etico, immateriale, dell’attività di Don Emanuele ha una importanza straordinaria. Mentre la città cresceva e migliorava, anche in quella zona a lui tanto cara e familiare, lui “costruiva” uomini, fedeli, lavoratori, padri”. “È una grande gioia - ha detto il presidente della Provincia Antonio Gabellone, tugliese come Don Emanuele - perché Don Emanuele è l’anello di congiunzione tra le comunità di Nardò e Tuglie, una risorsa straordinaria di questa terra, grazie al suo insegnamento di semplicità, umiltà e solidarietà”. “Rappresento una comunità che è particolarmente grata a Don Emanuele - ha evidenziato il sindaco di Tuglie Massimo Stamerra - pastore, maestro ed educatore. Questo riconoscimento è un onore anche per la città di Tuglie”.
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