Notte della Taranta Corigliano D'Otranto Ruffano 

La notte delle ronde alla festa di San Rocco

Il coreografo Fabrizio Mainini sceglie i ballerini: a Corigliano d'Otranto i provini di chi sogna di ballare nella lunga notte di Melpignano. Come ogni anno dalla sua nascita il festival della Nott...

Il coreografo Fabrizio Mainini sceglie i ballerini: a Corigliano d'Otranto i provini di chi sogna di ballare nella lunga notte di Melpignano. Come ogni anno dalla sua nascita il festival della Notte della Taranta si ferma solo il 15 agosto per rispettare la tradizione della Festa di San Rocco a Torrepaduli e la spontanea formazione di ronde intorno alla mezzanotte davanti al Santuario. Un silenzioso rispetto che quest’anno diventa collaborazione tra la Fondazione La Notte della Taranta , il Comitato Festa San Rocco e la Fondazione di Partecipazione “Terre del Capo di Leuca-De Finibus Terrae. La sigla di un protocollo d’intesa ha permesso di programmare un percorso di valorizzazione della danza scherma. In collaborazione con la Compagnia di Scherma Salentina turisti e visitatori potranno fin dalle 19.30 conoscere attraverso un performance itinerante la forza attrattiva della danza scherma. Primo appuntamento in piazza d’Aragona a Torrepaduli per una ronda spontanea. I migliori maestri di scherma salentina, Alfredo Barone, Flavio Olivares, Salvatore Barone, Davide Monaco, Stefano Ciurlia, accompagnati dalla voce e dal tamburello di Francesco De Donatis, interpreteranno la suggestiva danza dei coltelli di Torrepaduli. Durante lo spettacolo si vedrà la scherma salentina, ognuna con le sue regole, con i suoi codici, con la sua millenaria storia. La bellezza delle due scherme, in onore di San Rocco, è il più grande spettacolo spontaneo dell’estate salentina. Alle 20.30 in piazza dei Carmelitani un viaggio video sonoro accompagnerà i visitatori nella storia della danza unica nel suo genere, spiegando il ruolo della scherma nella notte di San Rocco e l’importanza del “maestro di ballo”, il rapporto uomo/donna nella pizzica pizzica, e uomo/uomo nella danza scherma. I visitatori potranno cimentarsi con gli schermitori nella danza scherma salentina. Alle 21.30  nel vicolo dei Carmelitani inizierà la sfida a scherma. Alle 22.30 in piazza dei Carmelitani protagonista sarà la pizzica pizzica, ballo di corteggiamento sempre presente durante la notte di San Rocco nelle ronde in seguito lasciate alla scherma. Francesco De Donatis eseguirà, oltre alla pizzica per la scherma, anche canti di galera e di fatica. Poi, si lascerà il passo agli stornelli. Alle 23.00 una ronda itinerante accompagnerà gli astanti lungo la via che porta al Santuario di San Rocco, luogo deputato da secoli alla ronda di scherma. Qui, si attenderà il rientro della processione del Santo  e a conclusione dello spettacolo pirotecnico si formerà la ronda di scherma in onore di San Rocco. E un pezzo di festa di Torrepaduli approderà sul palco di Melpignano il 27 agosto in una delle coreografie firmate dal maestro Fabrizio Mainini. Non solo. Le zagareddrhe i nastri di stoffa colorati che si appendono agli strumenti utilizzati nelle ronde, che i cultori volevano  fossero benedetti nella prima messa in onore di San Rocco all’alba del 16 agosto, saranno elemento coreografico sul palco del Concertone.  Antonio Paiano (Presidente Comitato Festa San Rocco): “La Festa di San Rocco quest’anno si è arricchita della presenza importante della Fondazione Notte della Taranta. Fortemente voluta dal Comitato, La fondazione e il suo staff, in questi mesi ci hanno supportato per lavorare al meglio. Con loro abbiamo iniziato un progetto fondamentale per la valorizzazione e riscoperta delle ronde e della danza scherma, progetto per il quale lavoreremo anche durante l’anno coinvolgendo le scuole e il territorio”. La Fondazione La Notte della Taranta partecipa anche con una mostra fotografica di Annabella Rossi, antropologa fotografa e documentarista che nel 1959 si recò a Ruffano per realizzare un reportage finanziato da ENI e incontrò la tarantata di Ruffano protagonista del suo libro “Lettere da una tarantata”,  pubblicato per la prima volta nel 1970. Scrive Annabella Rossi: "Queste lettere sono frutto di una corrispondenza intercorsa, dal '59 al '65 tra me e Anna, contadina, nata nel 1898 in un paese della provincia di Lecce. Il primo incontro con Anna avvenne nella cappella di S. Paolo in Galatina il 28 giugno 1959, durante la ricerca condotta da Ernesto De Martino sul tarantismo pugliese, alla quale partecipavo in qualità di intervistatrice. Nel luglio dello stesso anno la rividi nella sua casa e da quel giorno nacque tra noi un rapporto di amicizia. Cominciò così una corrispondenza, iniziata spontaneamente da parte della donna". Curata dal direttore artistico Luigi Chiriatti la mostra "Il Salento di Annabella Rossi 1959/1979" che si snoderà lungo via San Rocco riproduce 28 scatti provenienti dall’Archivio Museo Tradizioni Popolari di Roma e contiene la documentazione realizzata da Rossi anche  in un successivo viaggio nella penisola salentina,   una suggestiva sequenza di immagini che  narrano i mestieri di Ruffano e Torrepaduli tra ceramisti,  tabacchine, fabbri e maniscalchi. Fonte: Barisette.   

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