Solidarietà Tricase Tricase in festa per conoscere i piccoli Saharawi ospiti di Tregiriditè Il 13 luglio, nel villaggio Arcobaleno di Tricase, danze, musica, abiti tradizionali, tè, datteri, hennè, profumi e incensi del deserto per un’iniziativa a sostegno dell&rsq... 12/07/2016 a cura della redazione circa 3 minuti Il 13 luglio, nel villaggio Arcobaleno di Tricase, danze, musica, abiti tradizionali, tè, datteri, hennè, profumi e incensi del deserto per un’iniziativa a sostegno dell’accoglienza dei 6 bambini Saharawi disabili o affetti da malattie e bisognosi di cure di “Saharawi Medical care”, sostenuto dalla Tavola Valdese. Nasra, Mahmud, Tfarah e Abdi, insieme a Gleila e Addad rimasti a Tricase dalla scorsa estate per continuare il loro percorso socio-sanitario, sono i piccoli ospiti provenienti dai campi profughi dell’Algeria che fino al 29 agosto vivranno presso la struttura messa a disposizione dal Comune di Tricase e dalla Asl di Lecce (Distretto socio sanitario di Gagliano del Capo). A seguirli, insieme ai volontari dell’associazione tricasina, da quest’anno ci saranno 6 nuove leve internazionali di Yap Italia e un gruppo di 7 studenti del Liceo statale Girolamo Comi di Tricase, inseriti nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro. Per conoscerli, mercoledì 13 luglio alle ore 19 appuntamento al Villaggio Arcobaleno di Tricase in via Zanardelli per la Festa di benvenuto. I bambini Saharawi sono ospiti del progetto di accoglienza socio-sanitaria “Saharawi medical care” realizzato dall’associazione di volontariato Tregiriditè onlus e finanziato dall’Otto per Mille della Tavola Valdese. In programma un aperitivo con la musica tradizionale del deserto algerino ispirato alla festa della Boda, lo sfarzoso matrimonio che si celebra nelle grandissime tende dei Saharawi. Danze, musica, abiti tradizionali, tè, datteri, hennè, profumi e incensi del deserto per un’iniziativa a sostegno dell’accoglienza estiva di 6 bambini disabili o affetti da malattie e bisognosi di cure. I piccoli Saharawi saranno a Tricase per seguire un percorso di cure mediche e visite specialistiche a cui non potrebbero avere accesso nei campi profughi dell’Algeria in cui vivono, un’area geografica ostile in cui le disabilità sono particolarmente diffuse a causa di scarsa prevenzione e cattive abitudini alimentari. Alla difficoltà di accedere ai servizi socio-sanitari, inoltre, si aggiunge quella di carattere culturale che tende a relegare i temi della disabilità e della malattia in una visione fatalistica della vita. Grazie all’accoglienza estiva, invece, vengono avviati interventi determinanti per una crescita sana e si dà l’opportunità di una vita indipendente ai piccoli abitanti del deserto. Dopo l’occupazione da parte del Marocco nel 1975, il popolo Saharawi è relegato nel Sahara algerino, una zona arida e ostile, in attesa di tornare a casa. Si tratta di circa 200mila persone che vivono qui grazie agli aiuti umanitari dell’UNHCR - Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e a diverse organizzazioni civili di solidarietà. Da 7 anni l’associazione Tregiriditè onlus organizza percorsi di accoglienza grazie alla partnership con Rio De Oro Onlus, ong italiana che si prende cura in loco dei bambini disabili del deserto in modo costante tutto l’anno. Tregiriditè lavora nel campo della cooperazione internazionale e dell’intercultura seguendo un modello che mette al centro le persone e le comunità, libero dall’idea di “aiutare” chi è rimasto indietro ma consapevole che lo sviluppo sia un processo di conoscenza dell’altro e di scambio continuo. Il progetto è realizzato in partnership con Ansps – Associazione nazionale solidarietà popolo saharawi e Yap - Youth Action for Peace Italia e grazie alla collaborazione di una rete di realtà locali che mettono a disposizione risorse umane e materiali, tra cui la Asl di Lecce, il Comune di Tricase, Pia Fondazione di culto e religione Card. Giovanni Panico di Tricase, l’Università di Lecce, le cooperative sociali Adelfia e Terrarossa, il Banco delle Opere di carità, le associazioni Zig, Magna Grecia Mare, Casa delle Agriculture Tullia e Gino, Tarantarte, Tricasemìa, Castro puoi volare, Coppula Tisa, il gruppo Mobbasta e la Masseria Nonno Tore.
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