Enogastronomia Melpignano “Rosso di seta”: a Melpignano torna il mercato dedicato all’organico Venerdì 15 luglio, alle ore 19, l’ultimo dei quattro appuntamenti della rassegna “Rosso di seta. Dalla Napuli Piccinna al Mercato del Giusto”. Nella storica piazza di Meplign... 12/07/2016 a cura della redazione circa 7 minuti Venerdì 15 luglio, alle ore 19, l’ultimo dei quattro appuntamenti della rassegna “Rosso di seta. Dalla Napuli Piccinna al Mercato del Giusto”. Nella storica piazza di Meplignano, crocevia di mercanti, torna il momento di scambio di sapori e antichi saperi tra contadini e cittadini. Ultimo appuntamento della rassegna “Rosso di seta: dalla Napuli piccinna al mercato del giusto”: il mercato, a cadenza periodica, che valorizza la produzione e il consumo di prodotti derivanti dall’agricoltura organica locale e, presidio per la salvaguardia dell’agro-biodiversità del territorio oltre che laboratorio di condivisione dei saperi e luogo vivo di incontro e socializzazione. “Abbiamo bisogno di un’agricoltura che tuteli la biodiversità locale” spiega l’amministrazione comunale, organizzatrice dell’evento, “che riporti a coltivare varietà autoctone su suoli pubblici e privati altrimenti destinati all’abbandono, che sappia dare vita ad una nuova forma di economia capace di riconoscere alle nostre eccellenze agroalimentari il valore economico che meritano. Abbiamo bisogno di dare speranze ai tanti giovani che provano a fare proprio questo, che sulle produzioni di qualità, a km0, biologiche e autoctone hanno scommesso il loro futuro. Scelte coraggiose e sostenibili che vanno aiutate e premiate, a beneficio di tutti. Le amministrazioni, in primis” continuano, “in quanto attori politici e sociali, devono assumersi la responsabilità di favorire e incentivare nuovi processi di sviluppo sani e alternativi ai tanti che hanno distrutto il nostro territorio e noi lo vogliamo fare portando la discussione in piazza, rendendola aperta, collettiva. Immaginiamo il mercato” concludono “come uno spazio del buono, di ciò che di sano e sostenibile offre la nostra terra, un luogo di informazione e formazione, di cultura, in cui si possa passare e sostare, ascoltare e fare comunità”. "Rosso di seta" ha visto la riconferma, per ogni appuntamento, di tutti produttori che hanno aderito alla prima data del 3 giugno. Ci saranno dunque produttori di formaggi, farine, vino e legumi; contadini con la loro verdura fresca a km0; pasticcieri con biscotti vegani e muesli artigianali; chef di carne locale tutta da assaporare. Il mercato riprenderà poi a Settembre, con cadenza periodica, al fine di diventare un appuntamento fisso con “il giusto”, in cui le persone possano fare una spesa sana e alla portata di tutti. Una piazza, in provincia, che fa economia e smuove l’economia. “A Melpignano si trova il cibo buono che rispetta il lavoro e il territorio, ed è accessibile a tutti. E’ questa la sfida. Anche quando l’inverno svuoterà i nostri luoghi e il freddo spingerà fuori dalla provincia verso gli animati centri urbani, quando rimarremo in pochi, l’obiettivo sarà il medesimo: il riscatto culturale ed economico di un centro minore” dicono gli organizzatori. I Dialoghi: “Dalla Dieta Mediterranea ad una nuova economia della qualità” Rosso di Seta è un percorso, fatto di tappe, di incontri, di riflessioni necessarie a riscoprire e avvalorare “le parti” che, insieme, generano il cibo. Le materie prime, il lavoro.Uno scambio, attraverso il gusto, le parole dei contadini, dei produttori, e le riflessioni degli ospiti per ritrovare il legame alchemico tra qualità del cibo e rispetto del lavoro necessario per crearlo. (Ri)Educarci allo stesso, alla rivalutazione del ruolo delle maestranze che si occupano del territorio, ne accolgono i frutti e li lavorano, costretti poi a svenderli in un’asta al ribasso che svilisce e affida al prezzo il ruolo di nuovo “padrone”. Uomini e donne che hanno scelto di contrapporsi alle logiche della globalizzazione onorando il patto antico tra l’uomo e il territorio, tra l’uomo e ciò che produce. Rosso di Seta, il 15 luglio, è dedicato proprio a questo: alla comprensione di ciò che abbiamo, ricchezze inestimabili frutto della terra, su cui dobbiamo Ri-costruire il nostro futuro. Dalla Dieta Mediterranea ad una nuova economia della qualità nasce dunque dalla volontà di aprire una riflessione, necessaria, su ciò che mangiamo e su ciò che dovremmo mangiare, sull’importanza del cibo “buono” per la tutela della nostra salute, sulla “dieta dei nostri nonni” che il consumismo ha distrutto. La Dieta Mediterranea, riconosciuta dall'Unesco patrimonio culturale immateriale dell'Umanità, è nostra da secoli ma non siamo ancora riusciti a farne il volano di uno sviluppo sostenibile. Dobbiamo immaginare nuove filiere di produzioneche partano dalla qualità della materia prima e sappiano integrare i differenti canali di lavorazione: ristorazione e aziende di trasformazione. Il prodotto sano, autoctono e privo di pesticidi, deve essere lavorato con altrettanta maestrìa da chi lo acquisisce come materia prima. Serve una “cultura” del cibo, la certosina ricerca della qualità e della sperimentazione per far crescere, in questa terra, la coscienza gastronomicache manca.Cucinare è un’arte, farlo in maniera collettiva e sistemica ricercando la qualità delle nostre produzioni locali, è una rivoluzione. E’ questa la strada da percorrere. Ne parleranno il 15 luglio, ore 19.30, Alessandro Isoni (Docente dell’Università del Salento); Paolo Muran (autore di un documentario sulla Dieta Mediterranea); Giuseppe Rizzo (biologo nutrizionista); Roberto Molentino (Comitato Stop TTIP Salento); Ivan Stomeo (Sindaco di Melpignano); Sergio Blasi (Consigliere Regionale). Durante l’appuntamento del 15, inoltre, saranno distribuite le farine (progetto Semina il pane) ottenute dal grano Senator Cappelli seminato in inverno dai bambini della nostra comunità nei terreni dati loro in affido.Ai bambini della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado è stato infatti donato, a settembre,un lotto di terra, tra quelli rientranti negliOrti Socialidi proprietà comunale. Lo scopo è quello diincentivare percorsi didattici volti alla comprensione dei processi naturali che regolano il sistema terra. Semina il pane, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, nasce dalla necessità di educare i più piccoli a processi di sana produzione e trasformazione del cibo, sensibilizzando i partecipanti e le loro famiglie sull’importanza di una corretta e sostenibile educazione alimentare. Nello specifico, i temi enunciati sono stati affrontatiattraverso lo studio e la pratica del ciclo di produzione del pane, bene di sostentamento primario. Si è partiti dall' analisi del seme, individuato tra le varie tipologie di sementi autoctone del nostro territorio, e attraverso la semina, la raccolta e la molitura del grano si giunti fino all’attività di panificazione, svolta a scuola con il coinvolgimento degli anziani della comunità. Il 15 luglio i semi torneranno nelle mani di chi li ha affidati alla Terra, in forma di farina, per far comprendere loro come il pane non si “compra” in un supermercato ma si “semina”, come tutto ciò che mangiamo. Il cibo si produce, con sacrificio e dedizione, ed è per questo che dobbiamo averne rispetto. Il Concerto Alle ore 21.30 è previsto "Storie dell'altra guancia" - Canto d'amore all'uomo e alla terra con Luca Colella (chitarra e voce), Ambrogio De Nicola (chitarra), Daniele Vitali (tastiera) e Francesco Pellizzari(percussioni). Attraverso la musica e la poesia della parola, Luca Colella suggerisce il recupero attivo del passato che ricade nel presente ed esplode nel futuro. Raccontare la bellezza del mondo contadino, la sacralità genuina di coscienze e braccia del Salento, invitando a riconoscersi senza nostalgia nella nostra storia, tra terra e mare, emigranti e naufraghi, e recuperare dalla tradizione l'essenza dell'esistenza, proiettata in un futuro sostenibile. Cultura è un termine che proviene dal lavoro dei campi. E' il contadino colui che coltiva, con i suoi riti, con la sua memoria, con il suo contatto immediato dell’esperienza della crescita e dello sviluppo di ciò che va a coltivare."Storie dell'altra guancia", musica e poesia a suggerire un rinascimento cultuale che vede nel Mediterraneo e nella sua storia una opportunità di sviluppo e di pace Fino a tardi e per tutta la sera Chara tze chore (la gioia del paese): incursioni teatrali, danze antiche e popolari, mercanti, signorotti e banditori accompagneranno gli avventori in Rosso di Seta... Appuntamento venerdì 15 luglio, a partire dalle 19, piazza San Giorgio - Melpignano
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