Ambiente Porto Cesareo Sos spiagge, Porto Cesareo lancia un progetto innovativo per salvare arenile e dune Progetto pilota per intervenire sulle cause dell'erosione e salvare le dune. Porto Cesareo lancia un eco progetto innovativo unico in italia per ripascere le spiagge e preservare le dune. Il doc... 25/06/2016 a cura della redazione circa 2 minuti Progetto pilota per intervenire sulle cause dell'erosione e salvare le dune. Porto Cesareo lancia un eco progetto innovativo unico in italia per ripascere le spiagge e preservare le dune. Il documento programmatico innovativo prevede specifici interventi di ripascimento delle spiagge colpite da erosione e mantenimento dei cordoni dunali esistenti e nasce dalla sinergia tra Area Marina Protetta, Comune di Porto Cesareo e stabilimenti balneari. La base di partenza sono gli studi effettuati sul territorio negli ultimi anni da geologi e tecnici specializzati, con il monitoraggio costante del piede dunale e della linea di costa. L'obiettivo è, una volta individuate le cause dell’erosione, intervenire per bloccarle in tempo, e non dopo, come è stato fatto finora. Il contenuto del documento programmatico, illustrato all’Autorità di Bacino della Regione Puglia e al Ministero dell’Ambiente, ha ottenuto riscontri positivi poiché nettamente in anticipo sulle linee guida nazionali, tanto da costituire un precedente anche perché del tutto ecocompatibile. Primo step, la chiusura dei varchi urbani: 28 le strade censite sulla costa cesarina con accesso diretto al mare. Durante l’inverno il vento spostando la sabbia dalle spiagge, ne accelera la dispersione attraverso i corridoi delle strade e si perdono tonnellate di materiale. Occorre quindi bloccare il fenomeno con interventi di riqualificazione anti erosione, come hanno già provveduto a fare alcuni stabilimenti balneari della zona con fondi propri. La prima naturale barriera per bloccare l’azione del vento, sarà costituita da piante e alberi autoctoni, mentre il collegamento tra spiagge e strade sarà costituito da camminate e staccionate ecocompatibili. Secondo step, la chiusura dei varchi dunali. I sistemi dunali rimasti sulla costa, sono soggetti all’azione antropica del passaggio diretto su di essi. Porto Cesareo è il primo comune d’Italia ad aver utilizzato le biomasse vegetali per chiudere i varchi e proteggere i giganti sabbiosi della costa. Si utilizzerà infatti la Posidonia, alga che si deposita in grosse quantità sull’arenile, segno del buon stato di salute del mare, come barriera protettiva. Il Ministero dell’Ambiente, dopo aver convocato le parti e visionato il documento programmatico in questione, ha manifestato la volontà di realizzare progetti pilota proprio con Porto Cesareo, convogliando adeguati fondi per dare corpo ai contenuti dell’accordo. Stesso impegno da parte dell’Autorità di Bacino, al fine di attrarre fondi regionali. “Un altro importante tassello – commenta il sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano – è stato posto in maniera strategica, a pochi giorni dall’approvazione definitiva del Piano Comunale delle Coste, per cui siamo in dirittura d’arrivo. La nostra costa, una delle più belle d’Italia, patrimonio d’inestimabile valore, dev’essere preservata, difesa, curata”. Il lavoro di squadra premia. “Il documento – spiega Remì Calasso, presidente dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo -, è un esempio concreto di sinergia tra enti e privati, finalizzato a contrastare in maniera reale e condivisa l’erosione, trovando soluzioni ecocompatibili in linea con i vincoli di Amp, Parco Regionale e Piano delle Coste”. “Siamo davanti all’esempio reale – dichiara Mauro della Valle, presidente di Federbalneari -, di come sia possibile, oltre che fondamentale e proficuo, coniugare gli interessi della comunità con quelli delle imprese, lavorando sodo tutti insieme verso un obiettivo comune”.
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