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Rifugiato trova uno zaino in stazione e lo restituisce: "Non è nulla di speciale, non merito ricompense"

Protagonista un rifugiato pakistano ospite dello Sprar di Trepuzzi: "Per me un'azione doverosa". Una lezione di civiltà arriva da un cittadino pakistano, ospite in quanto rifugiato...

Protagonista un rifugiato pakistano ospite dello Sprar di Trepuzzi: "Per me un'azione doverosa". Una lezione di civiltà arriva da un cittadino pakistano, ospite in quanto rifugiato del progetto Sprar di Trepuzzi. Ieri, mentre era in stazione a Lecce, l'uomo ha ritrovato uno zainetto dimenticato. Senza esitare, così come si dovrebbe fare, lo ha dunque recuperato e consegnato ai carabinieri. Il proprietario per ringraziarlo gli ha allora offerto la ricompensa di rito. Il cittadino pakistano, sorpreso, l'ha però rifiutata: "Per me è un'azione normale e doverosa" ha commentato "non penso di meritare alcuna ricompensa".   Un gesto banale, ma segno di civiltà, che fotografa una realtà sfaccettata e complessa, quella dei rifugiati. Spesso al centro di polemiche e attacchi gratuiti, costretti a dover sopportare pressioni ed angherie arrivati in Italia dopo aver affrontato vere e proprie epoee per sfuggire dalle guerre e dalle persecuzioni.  Un episodio raccontato da un'operatrice dell'Arci, Annamaria Renna, che nel fare i complimenti al ragazzo ha commentato solamente: "Ha dato prova di grande rettitudine e onestà".

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