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L’Anac contro la 275: polizze false, illegittimità e violazioni. Appalto in discussione

Rischia di saltare l’appalto della Magli-Leuca, dopo quanto rilevato dall’Anticorruzione. Le imprese si difendono: “Noi parte lesa”. Blasi all’attacco: “Si annulli ...

Rischia di saltare l’appalto della Magli-Leuca, dopo quanto rilevato dall’Anticorruzione. Le imprese si difendono: “Noi parte lesa”. Blasi all’attacco: “Si annulli l’appalto”.   Una strada senza “fine” e forse senza “inizio”: il destino della 275, la strada Maglie-Leuca, sembra appeso a un filo sottile, dopo anni di attese e contenziosi. Come se non bastasse, ora l’Autorità nazionale anticorruzione sta facendo emergere nuovi nubi sul futuro dell’opera: dalla diffusione di stralci di documenti emergerebbe che le polizze assicurate depositate dall’associazione temporanea formata da Matarrese srl e Coedisal per l’aggiudicazione dell’appalto sarebbero false. Ad accorgersene è stata la Dda di Brescia, nell’ambito di un’inchiesta più ampia. Sia la prima che la seconda fideiussione da circa 33 milioni di euro, sarebbero state effettivamente rilasciate da due compagnie inglesi che hanno cessato di emettere polizze nel 2008 e nel 2010, la Fgic Uk Limited e la Assured Guaranty. A questo, si aggiungerebbero “plurime illegittimità”, che riguarderebbero tra l’altro la nomina della commissione di gara, alcuni elementi tecnici propri del bando rispetto al progetto. Le imprese coinvolte, Matarrese e Coedisal, attraverso l’avvocato Pietro Quinto, si dichiarano parte lesa e si dicono pronte a sottoscrivere in qualsiasi momento la polizza necessaria per l’aggiudicazione dell’appalto. Ma è proprio su quest’ultimo aspetto che la situazione si complica, visto che il quadro generale che emerge dalla vicenda spingere Anas a rimettere in discussione tutto. Le ditte non ci stanno e rivendicano l’esito del lungo percorso affrontato in sede di giustizia amministrativa. E tutto conferma il senso di sospensione che ormai da tempo riguarda una strada che sembra destinata a non vedere mai la luce. Sulla vicenda, interviene il consigliere regionale Sergio Blasi, che spiega come dalle carte dell’Autorità anticorruzione emerga con chiarezza come “tutto il procedimento, dalla progettazione alla assegnazione dell’appalto, sia stato viziato da inadempienze, illegittimità e anche da silenzi”. Sul banco degli imputati anche il governo regionale che “in questi anni avrebbe dovuto essere a conoscenza delle forzature, in quanto cofinanziatore, e dal quale invece non sono arrivati né rilievi né perplessità. Anche su questi silenzi del passato è bene che Emiliano faccia chiarezza”. “All’indomani – spiega Blasi - di questa ennesima pagina di gestione malata dei soldi dei cittadini, di questa cartolina di un Sud irriformabile, nel quale la realizzazione di una infrastruttura importante tende a svolgere più la funzione di mangiatoia che di servizio dell’interesse pubblico, torno a chiedere che quel progetto venga ritirato, annullato. E che si avvii con urgenza un nuovo progetto di strada a quattro corsie fino a Montesano, con una messa in sicurezza compatibile con il rispetto del Sud Salento fino a Leuca. Ma questa volta sia la sicurezza stradale il faro della progettazione, e non gli appetiti di una classe dirigente approssimativa”. “In questi anni – prosegue - si è scatenato strumentalmente un conflitto inesistente tra il cosiddetto ambientalismo del no e la politica del fare. Invece io dico che bisogna dire grazie a quei cittadini che hanno saputo organizzarsi e tenere alta l’attenzione su questo progetto. Se un domani, come è necessario, la viabilità statale dal Sud Salento verso il nord sarà riprogettata, questa volta in maniera trasparente, ritengo che è dal lavoro svolto da queste persone che si debba partire”.

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