Cultura Società Otranto Riccardo Muti, concerto nella cattedrale di Otranto ma si accede solo su invito Ore di fermento per l’appuntamento iscritto nel progetto “Le vie dell’amicizia” che unisce la città salentina a Ravenna: al concerto si accede per invito, mentre il Comu... 03/07/2015 a cura della redazione circa 3 minuti Ore di fermento per l’appuntamento iscritto nel progetto “Le vie dell’amicizia” che unisce la città salentina a Ravenna: al concerto si accede per invito, mentre il Comune salentino sorteggia 50 posti. Allestiti schermi giganti in città. Sono ore di fermento quelle che separano dall’appuntamento con il grande concerto del 6 luglio, nella cattedrale di Otranto, che vedrà la presenza alla direzione del concerto “Le vie dell’Amicizia” il maestro Riccardo Muti. “Le vie dell’Amicizia: l’Albero della Vita. Ravenna-Otranto” è un progetto in due tappe, che parte sabato 4 luglio a Ravenna (Pala de André ore 21) e lunedì 6, appunto nell’antica cattedrale di Otranto. Vie” e “ponti di fratellanza” che, dopo il primo sorprendente viaggio a Sarajevo nel 1997 - quando ancora si respirava la polvere dei bombardamenti - grazie a Riccardo Muti, ambasciatore della musica nel mondo, hanno legato Ravenna alle città e ai luoghi più diversi, colpiti dalla guerra, come Beirut, dalla violenza del terrorismo (e retrospettivamente possiamo pensare anche ad El Djem, in Tunisia, poco distante da Sousse, teatro del recente ed efferato massacro), come New York, da ferite e dissidi secolari, Istanbul e Erevan, o dalla violenza della natura, la vicina Mirandola; ma spesso anche a luoghi in cui scoprire profonde affinità e radici comuni, come per la meta di questa ventiseiesima edizione: Otranto. Ravenna e Otranto, dunque, due città affacciate ad Est, protese sullo stesso mare – non deve stupire che i viaggiatori ottocenteschi le collegassero in un unico ideale viaggio, come lo svedese Charles Yarte, che nella sua celebre guida, stampata nel 1881 e dedicata alle meraviglie dell’intero pianeta, proponeva appunto un itinerario “da Ravenna a Otranto”. Città accomunate dal destino di rappresentare in diversi momenti storici un punto di incontro tra Oriente e Occidente, tra Europa, Africa e Asia. Entrambe crogiuolo di culture, così come lo è quell’Albero della Vita, impressionante labirinto musivo, prodigioso simbolo “transculturale”, che si dispiega e dilaga nelle navate della cattedrale e dove l’autore, Pantaleone, mescola Bibbia e Torah, Islam e Cabala, romanzi gotici e salmi antichi e chanson de geste. Sotto la bacchetta di Riccardo Muti, la Cattedrale di Otranto ospiterà i giovani dell’Orchestra Cherubini insieme al coro La Stagione Armonica, preparato da Sergio Balestracci; ma a loro si uniranno anche i musicisti dell’Orchestra e del Coro della massima istituzione musicale di Puglia, il Teatro Petruzzelli di Bari, nonché le voci del tenore Matthias Stier, del soprano Rosa Feola e del baritono Thomas Tatzl. Il nuovo appuntamento con le vie dell’Amicizia rinnova la partnership con la Rai che trasmetterà il concerto di Otranto in diretta radiofonica su Radio 3, a andrà in onda su Rai 1 il 17 luglio in seconda serata. Al concerto in Cattedrale si accede solo per invito, ma il Comune di Otranto ha messo a disposizione 50 posti sorteggiati tra coloro che hanno manifestato la volontà di assistere. Inoltre verranno installati due maxi schermi: in Largo Porta Alfonsina, dove vi saranno anche delle sedie per assistere al concerto che verrà trasmesso, e sul Lungomare degli Eroi. Il sindaco Luciano Cariddi esprime viva soddisfazione per il progetto che lega Otranto e Ravenna e che prevedrà una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e il Liceo artistica della città dei mosaici, dal titolo “Le porte di Oriente, tessere di sapienza dell'Albero della Vita”. Nello specifico, gli allievi del liceo riprodurranno di alcuni tondi del ciclo dei mesi dell'anno raffigurati nel mosaico di Otranto, visto che ad Expo2015 per il tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, si è voluto assumere a simbolo un albero della vita, concettualmente ispirato a quello del mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto. “La scelta fatta dal comitato organizzatore – spiega Cariddi - ci ha sorpresi e resi felici, orgogliosi del nostro patrimonio storico-culturale, e ci ha stimolati a valutare la possibilità di realizzare uno specifico progetto per essere presenti negli eventi che caratterizzeranno la manifestazione, a Milano e sul territorio nazionale, durante tutto il periodo”.
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