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Psicosi Xylella, dal Giappone dubbi sull'olio biologico pugliese

La richiesta di chiarimenti da parte di un cliente preoccupa il Consorzio Olivicolo Nazionale. D'Agata: "Subito una campagna di comunicazione che chiarisca la mancata correlazione tra la malattia...

La richiesta di chiarimenti da parte di un cliente preoccupa il Consorzio Olivicolo Nazionale. D'Agata: "Subito una campagna di comunicazione che chiarisca la mancata correlazione tra la malattia degli ulivi e l'olio". La psicosi Xylella arriva fino in Giappone e mette in difficoltà anche i produttori di vino biologico pugliese. Nei giorni scorsi, fa sapere Giovanni D’Agata, presidente dello sportello dei diritti,  una cooperativa aderente al Consorzio Nazionale Olivicoli che da anni esporta olio biologico in Giappone, ha segnalato la richiesta di un cliente di avere rassicurazioni circa l'assenza del batterio nelle partite di olio extra vergine di oliva esportate in quel Paese. Preoccupato il presidente del Cno, il bitontino Gennaro Sicolo: "Non immaginavo si potesse arrivare a tanto, dato che è evidente la mancanza di qualsiasi relazione tra la malattia delle piante di olivo e l'olio confezionato". Per contrastare un eventuale effetto domino da parte di altri Paesi, che potrebbe causare restrizioni al commercio, a tutto vantaggio dei nostri concorrenti diretti, è necessario adottare subito soluzioni a livello europeo” afferma D’Agata “per chiarire cause e bloccarne gli effetti, anche con campagne mediatiche che sottolineano la mancanza di qualsiasi relazione tra la malattia delle piante di olivo e l'olio confezionato”. 

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