Ancora nella fase critica, si attendono temperature più miti per uscire dall'emergenza.
È la settima morte in provincia di Lecce avvenuta per complicanze da influenza. Si tratta di una donna di 68 anni, di origini albanesi, già affetta da mieloma multiplo e ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Scorrano. La donna era arrivata al nosocomio il 4 febbraio scorso.
"Il vaccino è la prima ma non l'unica misura contro il contagio - sottolinea il direttore generale dell'Asl Lecce Giovanni Gorgoni - nei casi di soggetti immunodepressi come la signora deceduta è importante non frequentare luoghi affollati e che a vaccinarsi sia anche chi si prende cura di loro. Ci stiamo lasciando alle spalle il picco influenzale e confidiamo su temperature miti per uscire dall'emergenza ma occorre non abbassare la guardia sulle più elementari precauzioni."
È la settima morte in provincia di Lecce avvenuta per complicanze da influenza. Si tratta di una donna di 68 anni, di origini albanesi, già affetta da mieloma multiplo e ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Scorrano. La donna era arrivata al nosocomio il 4 febbraio scorso.
"Il vaccino è la prima ma non l'unica misura contro il contagio - sottolinea il direttore generale dell'Asl Lecce Giovanni Gorgoni - nei casi di soggetti immunodepressi come la signora deceduta è importante non frequentare luoghi affollati e che a vaccinarsi sia anche chi si prende cura di loro. Ci stiamo lasciando alle spalle il picco influenzale e confidiamo su temperature miti per uscire dall'emergenza ma occorre non abbassare la guardia sulle più elementari precauzioni."
Finora i casi influenzali gravi in provincia sono 16, inclusi due bambini trasferiti fuori Asl. Negli ospedali della Asl sono attualmente ricoverate sette persone, di cui una a Gallipoli e sei a Lecce.