Disgelo tra Usa e Cuba, c'è l’impegno del vescovo salentino

Nella comunità internazionale, si riconosce il ruolo attivo di papa Francesco nella riapertura del dialogo tra i due Paesi nemici: a Cuba, il nunzio apostolico, che agisce per conto della Santa Sede, è monsignor Musarò, originario di Andrano. C’è un po’ di Salento protagonista nella svolta storica del disgelo tra Cuba e gli Stati Uniti, dopo l’interruzione dei rapporti nel 1963 e l’embargo contro il popolo dell’isola caraibica. Se, infatti, a livello internazionale si sottolinea il ruolo attivo di Papa Francesco per favorire la riapertura del dialogo tra i due Paesi, la figura che sull’isola che rappresenta sul territorio e che lavora per la diplomazia vaticana è il nunzio apostolico, originario di Andrano, monsignor Bruno Musarò. Il vescovo, che, ha già trascorsi come nunzio a Panama, Madagascar, Guatemala e Perù, presta servizio apostolico in Cuba dal 2011 e da allora si impegna a tenere aperti i canali di dialogo tra la Santa Sede e il regime di Fidel Castro, ora passato al fratello Raul. Nel 2012 aveva organizzato il viaggio di papa Benedetto XVI a Cuba e lo storico incontro proprio con Castro. Non ha mai nascosto la situazione di povertà del popolo e le difficoltà dovute anche alla chiusura dei rapporti internazionali, ricevendo in qualche caso anche dure critiche per le denunce sociali. E ora che il disgelo sembra realtà, anche grazie all’impegno di papa Francesco, il suo apporto appare importante, soprattutto per il futuro.