Risi difende la sua giunta e replica alle polemiche attorno alla scelta di Natalizio

Il sindaco di Nardò risponde alle critiche piovute dalle opposizioni per il nuovo esecutivo e per la scelta di affidare il ruolo di assessore a Mino Natalizio: “Un uomo capace, motivato che sa lavorare per la città. La campagna elettorale è preistoria”. Un uomo “capace, motivato, che sa lavorare per la città come dimostrato in quindici anni di impegno politico e civile”. Difende così la scelta di chiamare nella sua nuova giunta Mino Natalizio, il sindaco di Nardò, Marcello Risi, che risponde alle critiche rivoltegli dalle opposizioni dopo questa nomina. Risi ricorda di conoscere Natalizio, oggi dirigente provinciale del partito democratico, dal 1998 e di aver debuttato con lui nel consiglio comunale tra i banchi della sinistra, militando sempre in quell’area. La divisione alle elezioni comunali del 2011 è arrivata, secondo Risi, per “le bizzarre scelte del partito democratico leccese, allora completamente in preda alle convulsioni”: “Era una separazione contro natura – precisa -, sofferta, senza senso. Difficile da spiegare a chiunque, dentro e fuori Nardò”. Ma che “non mi ha mai – aggiunge - fatto cambiare parere su Mino: è capace, è motivato, sa lavorare per la città e lo ha ampiamente dimostrato in oltre quindici anni di impegno politico e civile”. “So, e comprendo – prosegue -, che sia stato molto dibattuto. Ma ha scelto di guardare avanti, anziché restare incollato ad una campagna elettorale che è preistoria. Non ho chiamato in giunta Natalizio per acquistare il voto di un consigliere. Un sindaco che deve nominare sette assessori ha una infinità di opzioni se gli serve un voto in consiglio. L’ho fatto perché era la scelta giusta per la città e per il centrosinistra”.