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Tartarughe in via di estinzione, bracconaggio e abusivismo, scattano i sequestri della Forestale

Controlli degli uomini della Forestale a Nociglia, Morciano di Leuca, Poggiardo e Spongano.  Intensa attività degli agenti della Forestale di Otranto e Tricase contro la detenzione di a...

Controlli degli uomini della Forestale a Nociglia, Morciano di Leuca, Poggiardo e Spongano.  Intensa attività degli agenti della Forestale di Otranto e Tricase contro la detenzione di animali protetti, l’abusivismo e il bracconaggio nel Basso Salento: cinque sequestri sono stati eseguiti a Nociglia, Spongano, Morciano di Leuca e Poggiardo. Gli agenti del Comando stazione forestale di Otranto hanno sequestrato 80 tartarughe “testudo hermanni” di varie dimensioni ed età in località “5 rane” in agro di Nociglia. Gli animali sono stati prelevati dai piccoli recinti poggiati in terra dove erano custoditi e da lì sono stati condotti presso il Centro “Oasi lago Salso” di Manfredonia (FG), struttura autorizzata a ricevere animali. Le tartarughe non risultavano essere mai state dichiarate presso gli uffici Cites del Corpo forestale dello Stato. Denunciato il proprietario di 59 anni di Nociglia per illegale detenzione di animali in via di estinzione tutelati dalla Convenzione di Washington.  A seguito di servizi finalizzati al controllo dell’attività venatoria, gli agenti del Comando stazione forestale di Tricase hanno sequestrato tre richiami acustici artificiali rinvenuti rispettivamente nelle località “Stazione di Barbarano” a Morciano di Leuca, “Il vigneto” a Poggiardo e “Monache” a Spongano: i ritrovamenti sono avvenuti nelle ore notturne, in aperta campagna rispettivamente all’interno di una cisterna interrata e di due secchi in plastica. I forestali di Tricase hanno, inoltre, denunciato due persone per avere eseguito lavori edili abusivi. La prima è una donna di 48 anni di Morciano di Leuca, proprietaria di manufatti edificati abusivamente in località “Pozzo Pasulo”, agro di Morciano di Leuca. Si tratta di un fabbricato principale di circa 100 mq, di un porticato in legno, di una tettoia con un ripostiglio adiacente, di un piazzale in battuto di cemento di circa 200 mq e di un ulteriore ripostiglio di circa 10 mq. Tutte le opere, realizzate su zona sottoposta a Vincolo paesaggistico e tipizzata dallo strumento urbanistico del Comune come Vincolo del PUTT/P approvato dalla Regione Puglia, erano prive di titolo abilitativo. Il secondo è un  uomo residente in Svizzera usufruttuario delle opere edilizie realizzate nel comune di Morciano di Leuca, in località “Monti Rossi” a Torre Vado: sotto sigilli è finito un porticato realizzato con travi e tavolato, un locale tecnico e ulteriori due locali adibiti a garage e di un piazzale in battuto di cemento che interessa quasi interamente la proprietà. Anche in questo caso le opere sono state realizzate in assenza di titoli abilitativi.

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