Salento a tavola 

What's "erbazzone"? Scopriamolo con un salto nella generosa Emilia

Buongiorno a tutti, ben ritrovati. Siamo tutti contenti per l’Oscar fresco fresco assegnato  al film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Noi italiani siamo sempre orgogli...

Buongiorno a tutti, ben ritrovati. Siamo tutti contenti per l’Oscar fresco fresco assegnato  al film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Noi italiani siamo sempre orgogliosi ed impettiti davanti a questi eventi, ed è giusto che sia così. Specialmente in questo momento di grandi difficoltà per il paese. Ma a me riempie ancora più d’orgoglio un altro premio, quello assegnato allo chef italiano Massimo Bottura, con il suo ristorante “Osteria Francescana”, 3 stelle Michelin, a Modena. Gli è stato riconosciuto una sorta di Oscar della Gastronomia, evento giunto all’8a edizione, che si svolge a Stoccolma. In pratica è una versione danese della guida Michelin. Non era mai stato riconosciuto uno chef italiano, per cui veramente abbiamo di che esserne orgogliosi. Questa è la motivazione del Premio dato a Massimo Bottura: “Per il continuo reinventare una delle cucine più amate del mondo (l’italiana) e per la sua elevazione a nuove dimensioni e prospettive da esportare e godere. In  costante dialogo con una ricca e tradizionale radice  della cucina italiana, Massimo Bottura va sviluppando un’arte culinaria straordinaria che copre una vasta gamma di espressioni, dall’apparentemente semplice all’intellettualmente complesso”. Mamma mia, che bella! Quindi si ritorna sempre lì, reinterpretare la tradizione, che comunque rimane costante nel tempo, da conservare e tramandare, poi ognuno interpreterà il suo tempo. Sottolineo l’importante ruolo delle scuole di cucina italiane proprio per far passare e trasmettere questo messaggio. Condivido l’apertura a nuovi gusti, nuove tendenze, ma vi prego, continuate comunque e sempre a cucinare soprattutto italiano! Ed ora che ricetta posso darvi, sono indecisa, una romana in omaggio a “La grande bellezza” o una emiliana in omaggio a Massimo Bottura? Opto per l’emiliana, terra che ci regala il grana, il Parmigiano, il prosciutto, l’aceto balsamico, il culatello, la mortadella, e qui… mi inchino.  Una cucina sicuramente sostanziosa  ma sempre all’altezza, decisamente tradizionale, decisamente da esportare…all’infinito! Vi passo la ricetta di una torta salata delle mitiche Margherita e Valeria Simili, maestre bolognesi di tutto rispetto, che hanno portato la cucina italiana nel mondo. ERBAZZONE EMILIANO Ingredienti per la pasta : 250 g farina 00   30 g di strutto   150 g di latte freddo  1 cucchiaino raso di sale Per il ripieno 1 kg di bietole o erbette  75 g di pancetta stesa  75 g di grana  2 cucchiai di prezzemolo  1 uovo  1 spicchio di aglio piccolo  sale   pepe  olio e.v. Impastare velocemente tutti gli ingredienti per la pasta e lasciar riposare per almeno 30 minuti. Intanto lessare, strizzare e tritare le bietole; scaldare 3 cucchiai di olio, unire la pancetta tagliata a julienne sottile e corta, farla rosolare un attimo, poi unire le bietole e l’aglio tritati. Insaporire per 5/6 minuti. Una volta freddo, unire l’uovo, il formaggio, il prezzemolo, pepe e, se serve, sale. Prendere l’impasto, dividerlo in due parti, di cui una più grande,  stenderla sottile, foderando una teglia di cm. 30. Distribuire il ripieno e coprire con la seconda sfoglia, pennellare con olio e fare dei pizzicotti con le dita, sollevando delicatamente la sfoglia. Cuocere in forno a 200°C per 30/40 minuti. Volendo si possono distribuire dei pezzetti di pancetta sulla superficie. Seguitemi su https://www.facebook.com/ilgustodeltaccoSalentoFlavors?ref=hl per essere sempre aggiornati sulle mie lezioni di cucina italiana. Alla prossima! Anna Maria        

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