Cronaca Allarme intossicazioni da funghi, 4 casi in pochi giorni. La Asl: “Attenzione al falso porcino" Negli ultimi giorni quattro persone si sono intossicate e sono finite in ospedale per aver consumato il boletus crudo e cotto. L'allarme della Asl: “Fate controllare i funghi al centro micologic... 30/10/2013 a cura della redazione circa 2 minuti Negli ultimi giorni quattro persone si sono intossicate e sono finite in ospedale per aver consumato il boletus crudo e cotto. L'allarme della Asl: “Fate controllare i funghi al centro micologico”. Ci sono quattro persone intossicate e ricoverate all'ospedale di Copertino a causa di un'intossicazione da funghi, consumati sia cotti che crudi. Sotto accusa c'è il Boletus pulchrotinctus, un fungo che, per il suo aspetto, può essere facilmente confuso con un porcino. Alla luce delle intossicazioni, dalla Asl lanciano l'allarme: "Si raccomanda la popolazione di non consumare funghi crudi di nessuna specie e comunque di farli controllare prima del consumo dal Centro di Controllo Micologico della Asl di Lecce". Il Boletus pulchrotinctus, una specie di falso porcino, non va mangiato: a rischio è la salute di tutti. Questo il monito delle strutture sanitarie locali dopo il ripetersi di casi di intossicazioni dovute a questo tipo di funghi. Il fungo - famiglia Boletaceae Chevalier, sottofamiglia Boletoideae Singer, sezione Luridi Fries - rientra infatti tra i funghi la cui commestibilità è incerta. Le reazioni sono soggettive e non si puà escludere l'intossicazione. “A scopo puramente precauzionale” spiegano dalla Asl “va considerato non commestibile, in quanto sospettato di possedere un certo grado di tossicità”. “Con l’inizio dell’autunno, delle prime nebbie e delle piogge, i boschi e le macchie mediterranee del Salento si riempiono di appassionati che si cimentano nella raccolta di funghi spontanei che poi finiranno, come squisite leccornie, nei piatti della nostra cucina tradizionale” spiegano. “Ma spesso questa piacevole tradizione per qualcuno si trasforma in uno stato di grave malattia con necessità di ricovero ospedaliero che talvolta può portare alla morte il malcapitato. Tutto questo perché si agisce con troppa superficialità e faciloneria e non si provvede a farli controllare da esperti micologi”. La questione riguarda soprattutto una specie, il “Boletus pulchrotinctus”, tanto simile al porcino da poter essere confuso. Il clima mite di questi giorni ha portato infatti alla notevole “fioritura”di funghi di questa specie che da ignari raccoglitori viene scambiato per “porcino”. In realtà si tratta di un fungo molto tossico se consumato crudo, della tossicità incostante se cotto. ll Boletus pulchrotinctus, la specie incriminata, non è infatti nè un porcino nè la comune munitula, un altro fungo assai comune nei nostri luoghi. I consumatori possono rivolgersi per chiarimenti al centro micologico, diretto dal dottor Roberto Carlà, del dipartimento di prevenzione della Asl, a Lecce in viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam I° piano stanza 66. Il centro è aperto al pubblico, per il servizio di riconoscimento fungino, dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle ore 13.30, mentre per qualsiasi altra informazione inerente la materia si può telefonare al numero 0832/215392 – fax 0832/215398.
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