Musica Melpignano 

Più di 7mila a Melpignano: delirio per l'ultima tappa dei Litfiba

Trentatré anni di carriera alle spalle e l’energia di un ragazzino: Piero Pelù si è presentato in forma smagliante, ieri sera sul palco allestito nel piazzale dell’ex ...

Trentatré anni di carriera alle spalle e l’energia di un ragazzino: Piero Pelù si è presentato in forma smagliante, ieri sera sul palco allestito nel piazzale dell’ex convento degli Agostiniani, a Melpignano, per l’ultima tappa del tour che ha segnato la reunion degli storici Litfiba.   Com’era prevedibile, ha fatto il botto il concerto dei Litfiba: tra prevendite e botteghino, alla fine sono stati staccati più di 7mila biglietti. Lo spettacolo era di quelli da inserire nel libro dei ricordi: ultima tappa del tour “Trilogia 1983-1989”, unica occasione per vedere in Puglia la band capitanata da Piero Pelù. A Melpignano i Litfiba ci erano già stati negli anni ’80 e 90, mentre Pelù da solo era stato tra i protagonisti di una Notte della Taranta negli anni Duemila, nel corso della quale aveva declinato in chiave rock la ninna nanna popolare “Kalinikta”. E proprio alla città di Melpignano, poche ore prima del live, Pelù ha lanciato un saluto dalle pagine del suo profilo Facebook: “Melpignano ai tempi della "Trilogia" – scrive - era un piccolo Comune abbastanza sconosciuto nel bel mezzo del Salento, ma già allora dimostrava grande interesse per le sue tradizioni musicali e per quello che di nuovo usciva dalle cantine italiane. Fummo invitati più volte dagli amici a suonare a gustare le prelibatezze della terra, del mare e del vento. Fummo rapiti dai colori, dai sapori, dall'accoglienza, dalla freschezza delle idee e dallo stile di vita sincero e accogliente. In tutti questi anni più volte sono tornato in Puglia e a Melpignano per suonare e condividere emozioni musicali. Quest'anno con Litfiba al gran completo sarà un altro viaggio ancora, viaggio nello spazio e nel tempo impercettibile tra gli anni '80 ed il 2013. Lunga vita al rock, lunga vita alla Puglia e al Salento!”.  E i Litfiba ieri non hanno deluso: sul palco Pelù e soci ci sono arrivati quando mancavano pochi minuti alle 22 e, tra le urla dei fan in delirio, ci sono rimasti per quasi tre ore con una piccola pausa. Un tuffo nel passato poter ascoltare dal vivo la band composta anche dal chitarrista Ghigo Renzulli e dal bassista Gianni Maroccolo, con Antonio Aiazzi alle tastiere e il nuovo batterista Luca Martelli. In scaletta, brani che hanno fatto la storia della musica rock come “Tex”, “La preda”, “Lulù e Marlene e “Istanbul”, in alcuni casi riarrangiati e con testi “aggiornati” dallo stesso Pelù. Alla fine del concerto, i fan non erano ancora sazi. E a loro è diretto il messaggio di Piero Pelù che, sulla possibilità di un ritorno della band in studio della band, si è dimostrato possibilista: “Non ci piace programmare le cose in anticipo – ha detto – ma siamo stati bene in questo tour e… qualcosa succederà”.

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