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Voto elettronico, riuscita la sperimentazione

Nonostante la bassa affluenza, la votazione a Melpignano e a Martignano è stata seguita con interesse da Prefettura e Università: una prova che in futuro potrebbe aprire la strada ad una...

Nonostante la bassa affluenza, la votazione a Melpignano e a Martignano è stata seguita con interesse da Prefettura e Università: una prova che in futuro potrebbe aprire la strada ad una nuove forme di consultazione, più snelle e meno costose.  “Il voto elettronico è il futuro della democrazia”. Ne è convinto il sindaco di Melpignano Ivan Stomeo, all’indomani della consultazione che nella giornata di domenica ha chiamato alle urne i cittadini del suo paese e quelli della vicina Martignano. Il quesito referendario chiedeva agli abitanti dei due paesi della Grecìa: “Vuoi tu la fusione del tuo Comune di residenza con altri Comuni aventi popolazione fino a 5.000 abitanti?”: alla fine il quorum non è stato raggiunto in nessuno dei due centri (serviva il 50% degli aventi diritto) e l’affluenza è stata bassa, ma la sperimentazione nel suo complesso è stata un successo. A Melpignano su 2.209 abitanti si sono recati a votare 189 persone, i Si sono stati 39, i no No 148, le Bianche 2, mentre a Martignano su 1.730 abitanti, i votanti sono stati 199, i Si 106, i No 87, le Bianche 6. Un risultato opposto tra i due paesi che non ha impedito agli organizzatori di definire, quella di domenica, come una “giornata storica” perché per la prima volta in Italia i cittadini hanno potuto esprimersi evitando le lungaggini burocratiche che la consultazione cartacea porta inevitabilmente con sé. “La votazione non ha avuto valore legale -spiega Stomeo- ma è stata seguita con interesse dalla Prefettura e dall’Università, proprio per il suo carattere innovativo. Adesso cercheremmo di avviare un nuovo iter per far decidere i cittadini su temi importanti e fondamentali della vita pubblica con un sensibile risparmio dei costi”.   

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