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Bike Sharing, i Giovani democratici all'attacco: una beffa

Biciclette rotte e nessuna vigilanza. I giovani del Pd sul Bike sharing a Lecce: “Affidate subito la gestione del servizio”. “Il Bike sharing a Lecce? È una beffa per chi cre...

Biciclette rotte e nessuna vigilanza. I giovani del Pd sul Bike sharing a Lecce: “Affidate subito la gestione del servizio”. “Il Bike sharing a Lecce? È una beffa per chi crede nella mobità sostenibile”. È un giudizio senza possibilità di appello quello dei  giovani democratici di Lecce che oggi fanno il punto sul  noleggio pubblico delle bici a Lecce. Bici rotte, nessuna sorveglianza, assenza di un ente gestore rendono inefficace il servizio inaugurato 4 anni or sono dal Comune. “Era il luglio del 2009 quando fu presentato, a pompa magna, il progetto del 'Bike Sharing. Attraverso fondi europei venivano installate 90 colonnine per 70 bici: ovvero più postazioni in diversi punti della città per dare risposta alla sempre più frequenti domande di mobilità alternativa e sostenibile” spiegano i GD.  “Fu prevista l’installazione di una strumentazione video per il controllo, e la garanzia,  di questo innovativo sistema di noleggio biciclette automatico, tipico dei più grandi centri di respiro europeo. A quattro anni dalla realizzazione di questo progetto i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dalla difficoltà nel reperire le tessere magnetiche che consentono l’utilizzo delle bici, alle condizioni in cui si trovano le stesse, per poi notare che ad oggi si è in assenza di un preciso soggetto a cui affidare la gestione e la manutenzione dell’intero servizio. L’assessore Luca Pasqualini “ continuano “recentemente ha promesso l’immediata attivazione dell’amministrazione  comunale, per  invitare le associazioni leccesi ad aderire alla manifestazione di interesse per la gestione e la manutenzione del sistema di bike sharing in città. Ma il  tempo passa e l’intero patrimonio strumentale, che costituisce il servizio, continua rovinosamente a degradarsi.” “Questa dovrebbe essere la città a vocazione turistica, candidata a capitale della cultura?” si domanda Carmen Simini dei Giovani Democratici di Lecce a cui si aggiunge Greta Liaci: “Un servizio ecosostenibile realizzato con fondi pubblici viene danneggiato e tutto questo senza che ci siano i controlli necessari”. Al coro degli scontenti si aggiungono anche Diego Dantes ed Emilio Micocci, rispettivamente responsabile organizzazione e segretario Gd Lecce:  “Quello del bike sharing è un servizio che, per sua natura, va integrato con altri strumenti che abbiano lo stesso scopo. Mi chiedo come mai, fin dall'ideazione del progetto stesso, non si sia pensato ad una forma di integrazione con i mezzi pubblici o, ad esempio, ad una convenzione con l'università per scoraggiare l'uso dei mezzi propri nel centro urbano. Il risultato di questo progetto, seppur di grande potenzialità, rischia di essere un grande fallimento” afferma Emilio Micocci, segretario Gd Lecce. “La mobilità integrata e sostenibile costituisce oggi un’opportunità da cogliere: il trasporto pubblico integrato col sistema di bike sharing sono una risorsa importantissima per una città come la nostra. Si tratta di mettere in campo azioni diversificate in grado sia di rafforzare anche l’offerta di servizi dedicati, creando spazio, opportunità concrete e condizioni  di sicurezza per chi sceglie di andare a piedi o in bici (isole pedonali, piste ciclabili, bike sharing, ecc.), sia di regolare meglio la convivenza tra i diversi modi di, sia di far crescere la cultura civica per la riduzione di consumi di auto e a favorire il trasporto collettivo”  conclude Diego Dantes, responsabile organizzativo dei GD.

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