Ambiente Lizzanello 

Ex Saspi, cinque indagati per inquinamento ambientale

Le indagini sulla struttura dell'ex Saspi sulla tangenziale di Lecce svelano le responsabilità degli amministratori. In 5 accusati di inquinamento ambientale. Inquinamento della falda acquifer...

Le indagini sulla struttura dell'ex Saspi sulla tangenziale di Lecce svelano le responsabilità degli amministratori. In 5 accusati di inquinamento ambientale. Inquinamento della falda acquifera, inquinamento del sottosuolo con le polveri sottili dell'ex inceneritore e dei rifiuti pericolosi. Sono questi i capi di accusa a carico di 5 amministratori dell'ex inceneritore Saspi, sulla tangenziale di Lecce, all'altezza dello svincolo per Lizzanello. Lo ha stabilito il Procuratore aggiunto Ennio Cillo, che ha preso in carico il fascicolo aperto in primis da sostituto procuratore Donatina Buffelli. Il caso dell'ex Saspi fu portato alle cronache da un'inchiesta della rivista L'Impaziente, a firma di Michele Frascaro. Alla denuncia mediatica, che svelava la presenza di perdite nel sottosuolo di materiale pericoloso a causa del danneggiamento dei teli di contenimento, seguì poi anche il fascicolo d'indagine. In occasione dell'inchiesta giornalistica venne fuori anche una sospetta presenza di patologie tumorali tra gli abitanti vicini alla struttura.  Al momento, visto che non è stato notificato ancora nessun avviso di garanzia, non è dato di sapere chi siano gli amministratori coinvolti. Le accuse sono state sostanziate anche dalle indagini del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, che hanno rilevato i reati di gettito pericoloso di cose, danneggiamento, omessa bonifica ed avvelenamento colposo della falda acquifera. Al momento si è in attesa di conoscere anche l'esito delle ulteriori perizie tecniche ordinate dal Procuratore, curate dalla geologa Caterina Carocci e dal chimico Mauro Sanna. (In foto: Michele Frascaro all'interno dell'ex Saspi)

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